Conferenza Nazionale delle Green City: protagoniste le città nella transizione ecologica

Conferenza Nazionale delle Green City: protagoniste le città nella transizione ecologica

Si è svolta questa mattina, 6 giugno, a Milano, nell’ambito del Green&Blue Festival 2025 presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, la Conferenza Nazionale delle Green City, promossa dal Green City Network in collaborazione con GEDI Gruppo Editoriale.

L’incontro, parte del ricco programma del Festival dedicato quest’anno al tema “Ripartiamo da zero. I numeri per il futuro del pianeta” (5–7 giugno), ha visto una grande partecipazione di amministratori locali, esperti e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di far conoscere, promuovere e diffondere buone pratiche e progetti innovativi per la transizione ecologica nelle città.

Programma della Conferenza

Un confronto sui “potenziali economici della transizione ecologica“, fra  il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi e Nino Tronchetti Provera, fondatore e managing partner di Ambienta, uno dei maggiori fondi green mondiali, ha aperto la Conferenza Nazionale delle Green City.

“Dati i rilevanti impatti anche economici già in atto della crisi climatica e i costi dei ritardi e dei mancati interventi di mitigazione e di adattamento, data la scarsità delle risorse naturali a fronte di consumi crescenti di materiali e di impatti insostenibili sul capitale naturale  -ha detto Ronchi- è ormai matura una riflessione basata sui dati e su valutazioni economiche serie, dei costi e dei benefici della transizione ecologica. Troppo spesso si sottovalutano i vantaggi anche economici degli investimenti per la transizione e si  sottovalutano i costi dei ritardi e dei mancati interventi”. Alcuni esempi? La produzione di elettricità con fonti rinnovabili è ormai conveniente e consente di abbassare le bollette rispetto all’uso del gas, maggiore riciclo e maggiore circolarità consente di ridurre i costi della dipendenza dall’importazione di materie prime sempre più costose- Per i costi dei ritardi basta tenere i conti dei danni continuamente crescenti dei disastri climatici”.

Nino Tronchetti Provera ha sottolineato che i grandi temi ambientali della transizione non dovrebbero essere di schieramento politico ma rappresentano “la più grande rivoluzione nella storia dell’economia”. E ,data la scarsità delle risorse per la crescita della popolazione mondiale e, soprattutto della crescita economica esponenziale degli ultimi decenni, gli investimenti con valenza ambientale sono convenienti e profittevoli e vengono privilegiati da molti investitori non per filantropia, ma perché consentono un ritorno economico vantaggioso. Come dimostra la crescita dei fondi gestiti da Ambienta che hanno raggiunto circa 5 miliardi con interventi ormai in diversi Paesi. Questo trend è ormai in atto, spinto dalle condizioni generali e dall’innovazione tecnologica, non sarà fermato da turbolenze o contrarietà politiche, ma continuerà”.

A seguire, una tavola rotonda ha coinvolto le sindache di Cuneo e Viterbo, la Vice Sindaca di Firenze e l’Assessora all’Urbanistica della Regione Friuli Venezia Giulia, che hanno condiviso esperienze concrete di politiche locali per l’ambiente.

Successivamente, numerosi assessori comunali hanno illustrato progetti in corso in ambito urbano, legati alla mitigazione e all’adattamento climatico, alla rigenerazione urbana, all’uso circolare delle risorse e alla valorizzazione della natura in città.

La mattinata si è conclusa con una tavola rotonda con rappresentanti istituzionali come Stefania Crotta (Direttore Generale del MASE), Estella Pancaldi (Responsabile della Funzione Promozione e Assistenza alla P.A. del GSE) e Fabrizio Tucci (Direttore dell’Area Progettazione Ambientale dell’Agenzia del Demanio), che hanno discusso il ruolo delle politiche pubbliche e della progettazione ambientale nel sostenere la trasformazione delle città.

Dall’esperienza del Green City Network emerge con forza una domanda crescente da parte delle città italiane – grandi e piccole – di strumenti, conoscenze e reti per agire con maggiore efficacia nella crisi climatica e nella transizione ecologica. In Italia esiste già una ricchezza di progetti e pratiche “green”: esperienze virtuose che meritano di essere valorizzate, replicate e diffuse per costruire città più resilienti, sostenibili e vivibili.