Parma – Un modello di città più verde, più sostenibile, più moderna e inclusiva

Un modello di città più verde, più sostenibile, più moderna e inclusiva

 

 

Regione: Emilia-Romagna

Comune: Parma

Anno di realizzazione: in corso

 

 

Con l’approvazione del nuovo Piano Strutturale Comunale – PSC 2030, Parma ha impresso una accelerazione decisiva nel suo percorso di transizione verso un modello di città più verde, più sostenibile, più moderna e inclusiva. Il Piano è imperniato su alcune scelte ben precise che definiscono la vision della città del futuro: “costruire sul costruito”, puntando sulla rigenerazione urbana per arrestare il consumo di suolo e per realizzare una città più densa, in cui migliorano le prestazioni ambientali e aumenta la qualità sociale. Una città compatta, che evita la nascita di insediamenti e periferie isolate e tutela il grande anello di aree verdi e agricole che la circonda. La strategia generale di riqualificazione del costruito si concretizza attraverso alcuni progetti specifici.

Per la prima volta il Piano si propone con previsioni che riducono l’estensione del territorio urbanizzato ed urbanizzabile rispetto alla strumentazione previgente. La riduzione di consumo di suolo determinata dalle scelte dell’amministrazione è pari a 4,3 milioni di m2.

 

Il PSC 2030 ha individuato le aree dismesse per predisporre un quadro di orientamento dell’intervento di rigenerazione e ha predisposto una disciplina urbanistica dedicata e il sistema di incentivi e premialità favorenti l’intervento. Le aree di rigenerazione saranno comunque oggetto di un processo negoziale successivo al fine di definire i parametri attesi coerenti con la strategia urbana ecologico ambientale, nonchè la modalità di intervento ed il concorso alla dotazione ecologica urbana. L’obiettivo a lungo termine è la rigenerazione delle aree dismesse e la manutenzione urbanistica del tessuto edilizio esistente. Questo obiettivo si relaziona ad una strategia più ampia di no consumo suolo e di costruire sul costruito e insieme definiscono la vision della città futura.

La politica di rigenerazione della città di Parma ha interessato diverse aree dismesse per un totale di 131,65 ettari (50,50 ettari già riqualificate e altri 81,15 in corso di attuazione). A conclusione degli interventi in corso, la città avrà nuove dotazioni socio-sanitarie, la stazione ferroviaria riqualificata, un nuovo museo del vetro. Le aree dismesse (idendificate come aree di riqualificazione dal PSC2030) misurano 93,45 ettari.

La strategia generale di riqualificazione del costruito si concretizza attraverso alcuni progetti specifici. Uno di questi è quello dei “Distretti socio culturali” per la rigenerazione urbana” che rappresenta una iniziativa per la valorizzazione e messa a sistema di poli attrattori urbani di chiara valenza culturale e di aggregazione sociale che possano diventare spazi di creatività, riflessione, rigenerazione e innovazione favorendo la coesione sociale, le relazioni di vicinato e l’identificazione con i luoghi, per generare meccanismi virtuosi di controllo informale del territorio.

Altra iniziativa organica è “Parma 2030 – La città delle idee. Piano strategico di rigenerazione urbana”: piano per la messa a sistema di 55 interventi di rigenerazione eseguiti e da eseguire in 17 aree strategiche.

 

L’ampliamento e il miglioramento della rete ecologica e dello spazio rurale sono obiettivi specifici del PSC2030. Si è quindi deciso di preservare non solo l’integrità delle aree a maggiore valenza naturalistica – i Parchi e i siti Natura 2000 – ma anche le superfici agricole che le collegano, al fine di mantenere livelli adeguati di connettività ecologica e mitigare gli effetti negativi della frammentazione ambientale.

Di seguito le principali iniziative:

  • Istitutzione del parco agricolo periurbano a tutela e valorizzazione dello spazio agricolo periurbano e della sua relazione con la città;
  • Istituzione del Parco fluviale urbano del Torrente Parma nel tratto di attraversamento della città a tutela della naturalità del tratto urbano del torrente;
  • KMVERDE: green infrastructure da realizzare sul lato sud dell’Autostrada A1 per una lunghezza di circa 11 Km, concorrente alla riduzione dei fattori clima alteranti – il protocollo di intesa da parte di partenariato pubblico privato.

 

 

 

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